Sonus silentum Dognae "Suono del silenzio di Dogna "

Nell’ottica di valorizzare il proprio patrimonio culturale e quello del nostro territorio, il centro friulano arti plastiche nel 2018 vuole ricordare la figura del pittore Fred Pittino, uno dei propri soci fondatori, portando l’attenzione sul Canale del Ferro, zona della montagna friulana in un momento di grande difficoltà. Seguendo le tracce di Fred lungo questo canale, se ne vuole ricordare l’opera con l’intervento di alcuni creativi che, partendo da quanto da lui qui lasciato, mettono un segno, anche se effimero e temporale, sul territorio. Ri-scoprire il proprio patrimonio culturale per creare consapevolezza ed identità vessillo che possa generare una nuova attrattiva verso luoghi dimenticati anche per chi vi abita. L’intervento di arte pubblica contemporanea nel luogo natale di Fred, ove, oltre ad alcune opere nella chiesa parrocchiale, è presente una sala a lui dedicata, nel piccolo museo del paese, si è sviluppato sulla passerella, antico traversamento pedonale per il treno che ora non c’è più. Serena Debegnach e Andrea Cignolini, giovani artisti friulani soci del CFAP, hanno realizzato sull’interno delle pile del ponte due pitture murali che, partendo da due opere di Fred, i satiri e le streghe del 1987, ne hanno voluto mettere in evidenza l’aspetto fantastico che ha contraddistinto alcuni dei suoi lavori. I satiri e le streghe salutano l’ingresso e l’uscita per chi giunge, e per chi lascia Dogna attraverso la passerella pedonale. Michele Gortan, coadiuvato da Bernardino Pittino e Marisa Cignolini assieme ad abitanti del luogo, grandi e piccoli, hanno realizzato quest’opera di manutenzione temporanea e arte pubblica. E’ stato definito un non-luogo ove, il visitatore può ascoltare il sonus silentum Dognae accompagnato da sensazioni uniche che lo caratterizzano e costituiscono un’irripetibile attrattiva per vivere il nostro patrimonio culturale nell’anno europeo ad esso dedicato. Il treno non ferma più a Dogna, ma la ciclabile Alpe-Adria consente un flusso continuo di visitatori che non si accorgono di questo particolarissimo non-luogo. La muta tastiera di un pianoforte tracciata a scala gigante sulle assi della passerella vuole incuriosire questi passeggieri “sostenibili” ed attrarli all’ascolto del suono del silenzio di Dogna e visitare antiche contrade desiderose di essere ricalpestate per proporre un futuro sostenibile ed innovativo a supporto di un possibile rilancio della nostra montagna.

 

 

 

 

 

Non sei arrivato in un posto qualsiasi: lasciati conquistare da Dogna e dalla magia della sua valle.

 

Fatti cullare dagli sconfinati silenzi, fatti catturare dal profilo maestoso del Montasio.

 

 

Insegui i tesori nascosti e portali con te…

Visita Dogna in ogni stagione

 

Ti regalerà l’incanto delle sue cime innevate, il fascino di minuscoli borghi aggrappati alle montagne, la magia degli antichi sentieri, il verde luminoso degli alpeggi, le sfumature intense della storia…
E altro, altro ancora.